Luogo di partenza: Feglino, Monte Cucco
Dislivello: 700 metri
Tempo complessivo: 4-5 ore
Interesse: paesaggistico, naturalistico
Cartografia: Alp, Cartoguida del Finalese, 1:25.000, Vivalda Editori, Torino
Dalla piazza del Tribunale di Finalborgo si inizia a salire (segnavia due pallini rossi ) lungo l'antico tracciato della strada dell Regina o via Beretta, costruita nel 1666 e che collegava il Finalese con i domini spagnoli. Si toccano Castel S. Giovanni e le rovine del Castel Gavone, distrutto dai genovesi nel 1713. Si passa quindi dalla frazione di Perti, con la chiesa di S. Eusebio e la chiesa dei Cinque Campanili (uno dei pochi esempi di architettura rinascimentale in Liguria).
Si continua lungo la carrozzabile percorrendo la Valle Utra sino al caratteristico nucleo delle Case Valle (colore ocra). Si prende a destra in mezzo alle case il sentiero (segnavia tre pallini rossi ) che sale verso S. Antonino. Poco prima di raggiungere un colletto si notano due deviazioni sulla sinistra; si prende la meno battuta, la seconda, che passando nei pressi di un'antica cava permette di raggiungere, attraverso una cengia, un finestrone naturale affacciato sulla grotta dell'Edera. Si ritorna indietro per 200 metri e prendendo una scoscesa deviazione sulla sinsitra si raggiunge la base della parete rocciosa nei pressi dell'entrata inferiore della Grotta dell'Edera. Si costeggia la base della parete verso sinistra toccando le pareti rocciose della Parete Dimenticata, di Monte Sordo ed alla sua sinistra il suggestivo settore dell'Alveare con curiose formazioni di roccia simili ad alveoli. Si scende quindi con il sentiero sul fondo della vallata e si continua a salire sino a giungere nei pressi di un ruscelletto, dove si incontra il tracciato segnato con i tre pallini rossi . Prendere subito a destra una deviazione in salita che porta all'entrata della grotta della Pollera. La si contorna a destra e poco dopo si incontra una traccia con segnavia blu. La si prende verso sinistra scendendo dapprima in un bel castagneto ricco di cavità naturali e fenomeni carsici e quindi arrivando a Pian Marino. Dal fondo del prato si sale sulla destra (segnavia croce rossa ) sino alla vetta del Bric del Frate con un suggestivo panorama sulla valle Aquila, Monte Cucco, Bric Spaventaggi, Bric Pianarella e l'altopiano di S. Bernardino.
Dalla vetta si torna indietro e subito si prende a sinistra il sentiero (due rombi rossi ) che scende in Val Ergea e permette di raggiungere un bivio nei pressi dei caratteristici torrioni dei Tre Frati, raggiungibili in breve a destra. Di ritorno al bivio si prosegue sul sentiero più basso(tre pallini rossi ) andando a passare sotto al Bric Scimarco e risalire al colletto dal quale in breve si raggiunge con una deviazione sulla sinistra la chiesa di S. Antonino ed i resti del Castrum Perticae (sorto all'inizio del IX secolo a difesa dei saraceni). Ritornati al colletto si prende a sinistra e di qui in breve si raggiunge l'itinerario percorso all'andata che riporta passando per le case Valle e Perti a Finalborgo.