È senza dubbio l'itinerario più caratteristico del Finalese, quello che attira ogni anno centinaia di biker sulle lastre in pietra che caratterizzano il suo percorso. Immerso nella macchia dell'altopiano di S. Bernardino è un itinerario molto tecnico che presenta alcune brevi porzioni che solo i migliori local ed alcune Guest Star hanno percorso in sella. Il resto è un divertente single track dove comunque la guida precisa la fa da padrona.
Luogo di partenza: Finale Ligure, via Brunenghi
Periodo consigliato: gennaio - dicembre
Interesse itinerario: paesaggistico, storico, sportivo
Carta consigliata: Alp, Cartoguida del Finalese, 1:25.000, Vivalda Editori, Torino.
La partenza è presso la caserma dei Carabinieri di Finale Ligure, in via Brunenghi; si inizia con una salita in asfalto che porta in località San Bernardino, di qui lasciata sulla sinistra l'indicazione "il Cucco" e risalendo per via Marco Polo si individua al secondo bivio che si incontra sulla sinistra via degli Alisei al cui termine si incontra una sbarra (km 4.150). Lasciato l'asfalto si imboccha il sentiero pianeggiante contraddistinto da un segnavia con triangolo rosso pieno e due barre rosse , un primo tratto scorrevole con alcuni saliscendi porta ad incrociare un sentiero con segnavia quadrato rosso pieno che si prende verso destra in leggera salita, quindi si supera un tratto su rocce lastronate lasciando sulla sinistra la splendida variante di Pianarella; una rampa più ripida ed il percorso tende a scendere. Qui si individua sulla sinistra un sentiero più stretto segnavia quadrato rosso ; alcuni brevi risalti rocciosi, quindi un tratto in falsopiano tra gli alberi lasciando sulla destra il sentiero che porta ai prati del Vacché. Si prosegue sempre seguendo il segnavia con il quadrato rosso sino a giungere dopo un tratto molto tecnico in leggera salita alla prima delle lastronate calcaree che danno il nome all'itinerario, il Ciappo dei Ceci, lo si oltrepassa proseguendo in un tecnico e divertente tratto a mezza costa. Nei pressi del fondo di una valletta il sentiero sale leggeremente un tratto roccioso da percorre a piedi per arrivare al più grande e suggestivo dei Ciappi, quello detto delle Conche. Lo si oltrepassa seguendo sempre lo stesso segnavia iniziando per un divertente tratto in discesa a cui segue una caratteristica rampa lastricata in salita, molto difficile ma possibile da percorrere tutta in sella; al suo culmine si lascia a sinistra una deviazione per iniziare il tratto più tecnico di discesa (possbile in sella, consigliabile scendere qualche volta) sino a raggiungere più o meno interi una strada sterrata nei pressi di una legnaia, si svolta a sinistra e dopo poche decine di metri ci si immette sulla una strada asfaltata che sale ad Orco che così si raggiunge.
Raggiunto il piazzale della chiesa di Orco si imbocca la stradina in salita sulla sinistra che costeggia il cimitero lasciando una deviazione sulla sinistra; la strada corre per un breve tratto sul crinale per poi discendere con un tratto veloce lungo la val Nava al fondo della quale la sterrata si interrompe per lasciar posto ad un sentiero molto tecnico che, passando sotto le falesie di Boragni, porta con un ultimo tratto di strada sterrata ad incrociare la strada asfaltata che sale ad Orco dalla val Ponci. A destra in sino al ponte posto sul fondovalle e di qui a sinistra in direzione Vezzi Portio. Poche centinaia di metri ed al succvessivo bivio si prende a destra in salita seguendo sempre l'indicazione per Vezzi Portio sino ad ad incontrare l'indicazione per la Borgata Rocca; a destra in ripida salita si raggiunge la Borgata dove terminato l'asfalto si prosegue sulla strada sterrata (segnavia triangolo rosso pieno e due barre rosse ) sino a raggiungere la sella posta sul lato sinistro della parete della Rocca degli Uccelli. Al trivio, contraddistinto da una piccola edicola votiva, si volta a sinistra (segnavia rombo rosso pieno ), la sterrata si fa via via più stretta, quindi ad una successiva deviazione si prende verso destra dove diviene un sentiero contraddistinto da un corrimano in corda che lo segue per tutta la lunghezza (sentiero dei non vedenti); un breve tratto in salita, quindi con una divertente discesa si arriva alla colla di Magnone raccordandosi all'itinerario che sale dai "Ponti Romani ".
Si percorre in discesa lo scorrevole sentiero (segnavia cerchio rosso pieno ) passando per Ca' du Puncin e si arriva al tratto dei Ponti Romani. Nei pressi della Rocca di Corno il viottolo diviene una veloce strada sterrata che confluisce nella strada asfaltata che sale da Calvisio a Verzi nei pressi di un monolite roccioso adorato in antichità come il dio montano Penn. In discesa su asfalto a Calvisio e di qui a Finalpia.